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ABA è l’acronimo di Applied Behavioral Analysis, che tradotto in maniera letterale significa “analisi applicata del comportamento”.

 

Si riportano come spiegazione gli stralci integrali dell’articolo: “Analisi del Comportamento Applicata e Disturbi dello Spettro Autistico. Riflessioni e linee di indirizzo per la presa in carico e la supervisione di interventi di stampo comportamentale” (M. Mari, E. Clò, F. Degli Espinosa, 2015).

 

“L’ABA è il ramo applicativo dell’ Analisi del Comportamento che, sulla base dei principi identificati dall’ Analisi del Comportamento Sperimentale, si occupa dello studio e dell’implementazione di procedure per promuovere il cambiamento di comportamenti socialmente rilevanti allo scopo di migliorare la qualità di vita dell’individuo (…)

La filosofia della scienza che costituisce il riferimento teorico dell’ABA è il comportamentismo radicale di Skinner (1938), che identifica nel comportamento, definito come qualsiasi attività degli organismi viventi, il proprio oggetto di studio (…)

 

In sintesi, l’ABA può quindi essere descritta come la scienza dell’apprendimento e, di conseguenza, dell’insegnamento (…)

L’ABA, quindi, non è un tipo particolare di terapia o uno specifico programma di intervento, ma può fornire a chi è impegnato nell’educazione della persona con autismo una cornice scientifica di riferimento per l’organizzazione sistematica ed efficace dei programmi di intervento, come dimostrato dagli oltre 2.000 studi pubblicati in materia (Eldevik et al, 2009).

Tuttora, però, persistono rappresentazioni errate o parziali, che hanno portato a confondere questa scienza con uno specifico modello di presa in carico globale per bambini con autismo, o con una specifica fiolsofia della scienza. (…)

 

Con informazioni chiare si può riconoscere che l’ABA, nonostante non costituisca la “terapia per l’autismo”, risulta essere il fondamento necessario ed imprescindibile per realizzare un intervento per l’autismo efficace e scientificamente validato, che consente di utilizzare in modo flessibile diversi modelli e tecniche comportamentali in maniera individualizzata, sulla base delle necessità del singolo utente (Dillenburger, 2011)” (…).

 

Da  AUTISMO e disturbi dello sviluppo – Vol.13, maggio 2015.

 

E’ importante aggiungere che l’analisi del comportamento applicata dovrebbe includere tutti gli ambiti e le figure che ruotano intorno al soggetto autistico. Per questo motivo un intervento comportamentale globale richiede la creazione di varie opportunità di apprendimento, che solo la quotidianità con le sue opportunità (spazi e persone diverse) può offrire, cosicchè l’insegnamento risulti generalizzato.

 

La validità e l’efficacia dell’ABA sono sostenute dalle ultime Linee Guida “Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti” emanate dall’Istituto Superiore della Sanità.